Soggiornare ad Anzio: una visita al “Museo dello sbarco”

Quando si pensa ad Anzio, la mente va subito a due epoche che hanno lasciato tracce indelebili sul territorio: l'epoca romana, espressa grandiosamente dalle vestigia della Villa di Nerone, e quella della metà del '900 con il secondo tragico conflitto bellico.

Cenni sullo sbarco di Anzio
Ricorderete certamente ciò che avvenne alle ore 2 del 22 gennaio 1944, nel cuore di una notte tranquilla e non particolarmente fredda. Sotto il comando del generale John Porter Lucas, le truppe alleate composte da soldati britannici e statunitensi sbarcarono da 347 navi, rispettivamente sulle coste a nord di Anzio e su quelle tra la Torre Astura e Nettuno. Inizia così l'operazione denominata Shingle, sulla quale puntava fortemente Winston Churchill. L'obiettivo non era l'immediata liberazione di Roma, ma quello di rinforzare la testa di ponte di Anzio e occupare i Colli Albani, in modo da interrompere i rifornimenti e le comunicazioni tedesche, cercando di cogliere poi di sorpresa l'Armata tedesca sita a Cassino.
I primi a mettere piede sul suolo laziale furono i Rangers di assalto e i Gruppi di Genieri, mentre le navi a largo coprivano lo sbarco bombardando furiosamente. Ben presto però la situazione si complicò seriamente soprattutto a causa delle condizioni climatiche: molte furono le battaglie perse, sul fiume Rapido, a Campoleone, a Cisterna ed Aprilia. Le perdite furono ingenti anche nella popolazione nonostante i tentativi di mettere in salvo più persone possibile.
In sostanza servirono 5 mesi affinché gli alleati prendessero in mano la situazione fino al 4 giugno con la liberazione di Roma.

Il Museo dello Sbarco di Anzio
Ricordando queste tristi pagine di storia relativamente recente, apprestatevi a visitare il Museo dello Sbarco che ha sede proprio a due passi dalla stazione di Anzio e raggiungibile facilmente a piedi: è stato inaugurato a 50 anni dallo sbarco, nel 1994, negli spazi della seicentesca Villa Adele. Quello che visiterete è un piccolo scrigno di storia che ha il solo obiettivo di ricordare e di diffondere un perpetuo messaggio di pace, condannando fermamente la guerra i cui orrori vivono ancora sulla pelle dei veterani: molti di questi hanno in parte contribuito alla nascita di tale museo donando preziosi cimeli legati al loro passato di soldati.
Appena fuori dall'ingresso, l'elica di un aeroplano e un motore vi daranno il benvenuto assieme ai reperti archeologici provenienti dalla Villa di Nerone presenti nell'atrio quali un curioso biberon di epoca romana e pareti mosaicate. Il museo, voluto fortemente dagli iscritti al Centro di Ricerca e Documentazione sullo sbarco e la battaglia di Anzio, vi mostra reperti tutti autentici compresi una nastroteca, una biblioteca, una fototeca e una emeroteca con raccolta di giornali d'epoca quali un'edizione del Corriere della Sera del 1944 dove si abbracciava la causa nazista condannando l'ascesa degli alleati.

La storia a portata di mano
Davanti ai vostri occhi vi sono documenti e piani di battaglia, elmi e armi ormai ossidate col tempo, scatole arrugginite utilizzate per contenere le preziose razioni da campo, oggetti di uso quotidiano, bandiere e veicoli d'epoca.
Vi affascineranno le uniformi, anche rare come quelle della polizia africana coloniale fondata negli anni '30, oppure quelle delle crocerossine, vere eroine sui campi di battaglia. Se durante la visita al Museo vi capiterà di assistere ad un video documentario sulle note dei Pink Floyd non pensate sia solo frutto di una colta scelta musicale: il padre del front-man, Roger Waters, è perito proprio nel corso dello sbarco ad Anzio e lo stesso cantante ha spesso omaggiato il museo con la sua presenza.
Molti dei cimeli che osserverete nel museo provengono dai fondali marini a largo di Anzio dove diversi relitti bellici, aerei e navi con i rispettivi equipaggi, giacciono da secoli, quali gli incrociatori inglesi Spartan e Janus e la nave ospedale St David.

Le sezioni dedicate alle forze in guerra
Il museo consta in particolare di quattro sezioni dedicate: agli Stati Uniti d'America; all'Italia con tanto di divise del Regio Esercito dal caratteristico colore grigio-verde; all'Inghilterra dove potete vedere un elmo con impressa la scritta dell'incrociatore HMS SPARTAN affondato; ai tedeschi con esposte le uniformi di quasi tutti i reparti che hanno preso parte alla guerra, dalla fanteria alla marina fino alla Luftwaffe e ai Panzergrenadier.
Dopo la visita al museo e ai resti di chi ha combattuto l'atroce secondo conflitto mondiale, dedicate del tempo per visitare i luoghi dove riposano coloro che persero la vita nello sbarco di Anzio e non solo. Presso il Cimitero di Guerra Britannico Le Falasche, in una placida distesa verde, si stendono le croci di 2278 caduti proprio sulla testa di ponte ad Anzio: all'ingresso, la marmorea Pietra del Ricordo vi accoglie in un luogo dal forte significato, dominato dall'alta Croce del Sacrificio. Molto più esteso è il cimitero americano dove invece sono sepolti i resti dei soldati, di ausiliari e delle crocerossine, caduti nelle campagne non solo di Anzio, ma anche di Sicilia, di Roma e di Salerno.

Una visita ad Anzio
La cittadina di Anzio è stata abitata sin dall'età del ferro: fu capitale dei Volsci e poi occupata dai romani che con la Domus Neroniana lasciarono una delle più importanti testimonianze del mondo antico. L'imperatore Nerone nacque proprio ad Anzio e una statua a lui dedicata potrete vederla sulla riviera Mallozzi, a due passi dal monumento di Angelita eretto in memoria della bambina morta sotto i bombardamenti bellici.
Passeggiando per Anzio, incontrerete molti edifici quali Villa Sarsina, Villa Adele, sede del suddetto Museo dello Sbarco, il palazzo liberty Paradiso sul Mare affacciato direttamente sul mare con le sue terrazze in marmo e Villa Pamphilj. Quest'ultima è sede del Museo Civico Archeologico dove sono conservati reperti che vanno dalla nascita di Antium fino al '600, tra i quali a colpirvi maggiormente sarà l'Ercole Ebbro ritrovato nella Domus di Nerone che, con le sue antiche vestigia, giace al limitare della spiaggia di Anzio.

Ad Anzio sorge il Parco della Gallinara Camping Village, struttura ricettiva immersa in una splendida oasi naturale a due passi dal mare e soluzione perfetta per soggiornare ad Anzio in un ambiente incontaminato non lontano dalla città e dai suoi luoghi storici.

17/06/2019

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