Lazio da scoprire: la storia delle tante torri che popolano il litorale laziale, da Anzio a Fiumicino

Tra le diverse bellezze e testimonianze storiche che il Lazio ha da offrire vi sono senza dubbio le tante torri ubicate sul litorale di questa regione: il tratto che si estende da Anzio a Fiumicino, potrebbe assumere le sembianze di un vero e proprio viaggio nel passato, capace di affascinarvi e di trasportarvi con la mente in un periodo in cui le coste non erano ancora state urbanizzate, dove si potevano trovare solo pescatori dediti alla propria attività e le torri di avvistamento, che con il tempo erano state edificate per difendersi dai pericoli provenienti dal mare, molto spesso consistenti nelle incursioni dei saraceni.
Dovete infatti sapere che le prime torri di avvistamento sono state costruite nel corso del secolo IX, proprio come mezzo di tutela contro le incursioni dei saraceni. Da Anzio a Fiumicino si contano ben undici torri, che sono solo una parte di quelle che sono state costruite nei secoli passati, visto che alcune sono state distrutte nel corso dei conflitti che hanno segnato questo territorio: ad esempio, di Tor Paterno e Torre Capo d'Anzio non rimane nulla, perché distrutte dalle truppe inglesi nel 1812. Stesso destino è toccato a Tor Materno e Torre del Vajanico, che vennero abbattute dalle truppe del Terzo Reich nel 1944. Ma quali sono le torri che sono arrivate più o meno integre fino ai giorni nostri e che dovreste scoprire in una sorta di tour che da Anzio potrebbe portarvi fino a Fiumicino?

Le torri che si trovano nella zona di Anzio
Partendo da Anzio e precisamente a Lavinio - Lido di Enea, potrete ammirare Tor di Caldano. Dovete sapere che questa costruzione fa parte della Riserva Naturale Regionale di Tor Caldera e che la sua edificazione, stando alla maggior parte delle fonti storiche, risalirebbe al secolo XVII. Il motivo della sua costruzione fu probabilmente la volontà di difendere le miniere di zolfo di cui la zona era ricca. Ubicata su un promontorio roccioso di modeste dimensioni, si trova a poco più di 4 km dal porto di Anzio: dal punto di vista strutturale si caratterizza per un diametro di 10 metri, un'altezza di poco inferiore ed una forma circolare. Rimanendo ad Anzio e spostandovi leggermente più a sud, potrete trovare ciò che resta di Tor Materna, fortificazione che venne costruita su un progetto di Marcantonio Colonna su richiesta di Pio V e che venne così chiamata in onore di Giovanna d'Aragona, madre del Colonna. Vi risulterà interessante sapere come il creatore di questa torre sia passato alla storia anche in quanto vincitore della battaglia di Lepanto, ovvero uno degli snodi fondamentali della storia moderna.
Prima di abbandonare Anzio, dovreste cercare di trovare del tempo per recarvi al Parco Archeologico, in modo da poter osservare ciò che resta delle tracce delle fondamenta della torre di difesa di Capo D'Anzio, la quale venne distrutta dai soldati inglesi nella primissima metà del 1800.


Le torri che si possono ammirare andando verso Fiumicino
Andando verso Fiumicino, dovreste fermarvi poco più a sud di Torvaianica e precisamente nella zona balneare di Tor San Lorenzo: qui potrete vedere la Torre di Tor San Lorenzo. La sua costruzione avvenne per volontà della famiglia Caffarelli nella seconda metà del 1500: il progetto fu opera di Michelangelo. La bellezza di questa torre era così evidente che anche i turchi ne rimasero molto colpiti, tanto da definirla "La Pomposa". Questa costruzione si caratterizza per un'altezza di circa 30 metri ed una forma quadrata. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu seriamente lesionata, ma dopo la fine delle ostilità fu sottoposta ad un ottimo lavoro di restauro che le ha restituito l'antica bellezza.
Se siete tra coloro che amano la storia, vi interesserà sapere che sulla spiaggia di Torvaianica un tempo si ergeva la Torre del Vajanico: costruita pochi anni dopo la Torre di Tor San Lorenzo, subì anch'essa dei seri danni nel corso della Seconda Guerra Mondiale e venne abbattuta nel corso degli anni '60 del secolo scorso.
Nella strada che vi porterà a Fiumicino potrete sostare ad Ostia e dovrete passare per forza di cose da Pomezia: dovete sapere che qui fino al 1812 si poteva vedere Tor Paterno, la quale come detto in precedenza, venne distrutta dagli inglesi.
Ad Ostia potrete invece osservare da vicino la Torre di San Michele. Anche questa torre venne progettata da Michelangelo e la sua costruzione durò dal 1559 al 1568. Michelangelo non riuscì a vederla completata ed i lavori furono portati a termine da Giovanni Lippi. Dovete sapere che le finestre che avrete modo di vedere sulle mura esterne, sono frutto di lavori eseguiti nel 1930 e che la torre per un lungo lasso di tempo è stata utilizzata come faro- Alta ben 18 metri e avente un perimetro di 96, questa torre è a forma ottagonale e si caratterizza per il fatto di essere strutturata su tre livelli. Inizialmente era circondata da un fossato su cui erano stati costruiti dei ponti levatoi. Ciò che la rende decisamente particolare è la terrazza. un particolare che sicuramente susciterà il vostro interesse: in origine era sede della piazza d'armi e anche per questo ha una pavimentazione obliqua. Forse non siete a conoscenza del fatto che una pavimentazione di questo tipo garantiva uno scorrimento meno difficoltoso dei proiettili incendiari.
Il vostro viaggio verso Fiumicino si potrà avviare alla conclusione con la Torre di Maccarese. L'avanzamento del litorale è la causa per cui questa torre si trova ora su un sentiero sterrato. La torre raggiunge un'altezza di 15 metri e le sue fattezze odierne sono il risultato di un profondo lavoro di restauro avvenuto nel '500. Una curiosità interessante riguarda la sua costruzione, la quale è stata immortalata su tela da Adrien Manglard. Se siete curiosi di vedere il dipinto in questione, vi basterà recarvi presso il Museo di Roma, dove è conservato quest'opera che ha immortalato i vari momenti della costruzione di questa torre.
Questo tour alla scoperta delle tante torri che caratterizzano il litorale laziale, può terminare a Fiumicino con la Torre di Palidoro. A colpirvi sarà non soltanto la costruzione nel suo complesso, ma anche la stele che ricorda il sacrificio compiuto da Salvo D'Acquisto, il carabiniere che per salvare la vita a 22 persone, si addossò la responsabilità di un attentato contro gli occupanti tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, pagando con la vita un gesto eroico che viene ancora oggi ricordato da tutti.

03/06/2020
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