Soggiornare ad Anzio: l’Apollo, la fanciulla di Anzio e le altre antiche statue ritrovate ad Anzio

I siti archeologici, di solito i più antichi o quelli che hanno subito vicissitudini alquanto drammatiche, spesso si presentano come semplici vestigia: per capirne l'antica bellezza bisogna dunque informarsi preventivamente, seguire le sapienti guide ma soprattutto visitare le sculture ritrovate nei siti archeologici e conservate in appositi musei. Lo stesso discorso può valere per il Parco Archeologico di Anzio caratterizzato dalla presenza della imperiosa domus di Nerone.

La domus di Nerone, casa delle più belle sculture di Anzio
La maggior parte delle sculture rinvenute ad Anzio e che oggi abbelliscono i principali musei del Lazio e non solo, provengono dalla domus neroniana. Se state per visitare questa antica residenza, preparatevi ad ammirare solamente alcuni resti, seppur maestosi, di quella che fu una residenza sontuosa che per ben 800 mt occupava il tratto di costa che da Capo d'Anzio arrivava fino a Capo dell'Arco Muto. Immaginatevi una villa, costruita nel II d.C., che dall'entroterra si estendeva sino al mare con costruzioni molto innovative per l'epoca, per rispondere alla smania di onnipotenza di Nerone il quale pretendeva di essere adorato dal suo popolo come una divinità.
Fu infatti con questo imperatore che furono costruiti un magnifico belvedere semicircolare con tanto di loggiato a colonne, i magazzini di Nerone ed il porto del quale potete vedere le colossali pietre ancora adagiate sulla spiaggetta antistante. Di queste costruzioni e degli altri ambienti resta qualche parete e qualche arco, frammenti di pavimenti mosaicati e di affreschi alle pareti. Di epoca domiziana sono poi il complesso termale, di cui potete distinguere bene il calidarium con le gradinate e le sottostanti caldaie, ma soprattutto la Biblioteca di Domiziano: quella che infatti oggi vi si presenta con non più di qualche parete in mattoni rossi, un tempo era totalmente affrescata e ricca di nicchie occupate da libri e da eleganti sculture. Era questo il luogo che ospitava alcune delle più belle sculture del mondo antico e non vi resta ora che mettervi in viaggio per Roma, distante circa 50 km, per scoprire la bellezza di quelle oepre d'arte.

L'Apollo del Belvedere
I Musei Vaticani costituiscono il complesso espositivo tra i più importanti al mondo, ricco di reperti legati all'arte greca e romana: non basterà una giornata per permettervi di scoprire la Galleria delle Carte Geografiche, la Pinacoteca e la Cappella Sistina comprese tutte nei Musei Vaticani. Sappiate però che nella sezione Museo Pio-Clementino è custodita una delle più belle sculture marmoree rinvenute nell'area archeologica di Anzio, vale a dire l'Apollo del Belvedere il cui nome deriva dal Cortile dell'Ottagono dove oggi si trova, appunto il Belvedere. La statua che manifesta la perfezione estetica di una divinità immortale, è una copia risalente del I-II d.C. dell'originale ellenico in bronzo plasmato nel IV a.C. dal famoso scultore Leochàres, che lavorò niente meno che nella costruzione del Mausoleo di Alicarnasso, una delle sette meraviglie del mondo antico. Davanti ai vostri occhi si erge un giovane e bellissimo Apollo, con tanto di calzari e clamide finemente realizzati, che ha appena ucciso Python a Delfi, per vendicare le atroci sofferenze subite da sua madre Latona: evidente è l'espressione rilassata, nel volto e nella muscolatura, dopo aver scoccato la mortale freccia, anche se noterete l'assenza di tendini in rilievo a dimostrazione della totale assenza di elementi mortali nella figura del dio del sole.

La Fanciulla di Anzio
Lasciate i Musei Vaticani per raggiungere la Stazione Termini, nei pressi della quale sorge il rinascimentale Palazzo Massimo, una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano dove sono conservati reperti che vanno dal II a.C. al V d.C.. Osservate le antiche monete, i mosaici e gli affreschi derivanti dalla Villa Farnesina e dalla Domus di Livia, ma soprattutto le sculture tra le quali il famoso Ermafrodito Dormiente, copia della splendida opera greca realizzata da Policle nel II a.C.
Nel corso della vista a Palazzo Massimo vi ritroverete poi al cospetto della bellissima scultura Fanciulla di Anzio. Ricordate la Villa Imperiale di Nerone? Ebbene, si narra che nel corso di una violenta tempesta nel 1878, crollò una parete di quella che doveva essere la diaeta della Domus, rivelando una nicchia con all'interno, ancora pressoché incolume, questa splendida scultura alta quasi 2 metri. A ritrovarla per primi furono dei pescatori che, per pochi soldi, la cedettero al principe Pietro Aldobrandini che la sistemò nella sua Villa Sarsina ad Anzio: la Fanciulla fu poi acquistata dallo stato italiano ed esposta dove potete vederla oggi, ossia nel Palazzo Massimo di Roma.
La giovane fanciulla, che sembra quasi muoversi verso di voi, rappresenta a quanto pare una sacerdotessa del tempio di Apollo o di Dionisio: reca infatti un vassoio con una corona d'alloro, oggetti votivi tra i quali può individuarsi un incensiere e una striscia di lana. La cosa che più affascina chiunque la guardi è l'elegante disordine della veste drappeggiata che rivela una spalla nuda e dei capelli, acconciati sommariamente tanto che qualche ricciolo copre la fronte. Come l'Apollo del Belvedere, anche la Fanciulla di Anzio si rivela essere una copia di una scultura bronzea greca, anche se alcuni studiosi pensano sia una scultura originale romana del II d.C..

Le altre sculture conservate a Roma
L'ultima tappa del vostro tour alla scoperta delle sculture rinvenute ad Anzio vi porta negli antichissimi musei capitolini, nati grazie alla collezione privata di papa Sisto IV. Dirigendovi in Piazza del Campidoglio vi ritroverete davanti a due edifici, il primo dei quali è il Palazzo dei Conservatori, all'interno del quale potrete ammirare, tra magnifiche opere del Tintoretto, di Caravaggio, di Rubens e di Tiziano, la famosa Lupa capitolina ed il monumento equestre di Marco Aurelio. Attraverso la Galleria Lapidaria vi ritroverete nel cuore del Palazzo Nuovo che custodisce molte sculture rinvenute ad Anzio: una statua in marmo nero raffigurante Giove, l'Atena di Anzio e numerosi busti quali quelli di Clodio Albino e di Adriano. Notevole è poi il Cratere di Mitridate: trattasi di una coppa in bronzo ritrovata nel porto dell'antica Antium e che pare facesse parte del bottino di guerra di Pompeo, di Silla e di Lucullo.
Il Parco della Gallinara Camping Village sorge a soli 50 km da Roma ed è il luogo perfetto per soggiornare in una riserva naturale incontaminata, sita comunque a pochi km dai luoghi storici più importanti del Lazio.

06/05/2019
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